Eccoci con un altro appuntamento dedicato alla rubrica in cui raccogliamo le notizie riguardanti libri di grande interesse formativo
Piercamillo Davigo. La giubba del re. Intervista sulla corruzione
Un libro davvero ben concepito, che non si sofferma sulle singole vicende di corruzione, compito cui provvedono già con zelo quotidiani e settimanali, annoiando talvolta il lettore, ma prende in esame le ragioni profonde della corruzione, ragioni storiche, culturali, economiche e sociali. Di Davigo colpiscono il lettore soprattutto la statura morale e la capacità, oggi particolarmente rara e invidiabile, di raggiungere il successo soltanto tramite una concezione rigorosa del proprio lavoro e delle proprie responsabilità, rispettando le regole del gioco. Il curatore, Davide Pinardi, non si limita a fare delle domande, ma integra con competenza la trattazione del tema in esame. Davigo espone nel libro idee controcorrente, come quando sulla privacy afferma che il magistrato e il pubblico funzionario hanno il dovere di rendere conto delle loro frequentazioni e di loro eventuali arricchimenti sospetti. Insomma, chi ha potere ha qualche obbligo in più rispetto al normale cittadino e mi sembra difficile non assentire. Il lettore un po’ sprovveduto come me e a digiuno di questioni giuridiche ha poi modo, leggendo il libro, di formarsi un’idea precisa di come lavora la giustizia, di quale natura siano i problemi che ne intralciano l’efficienza, di come i capitali, frutto di illeciti, vengano esportati e riciclati nei cosiddetti paradisi fiscali, quasi tutti situati in amene località turistiche e, ad eccezione della Svizzera, sempre fuori dall’Europa Occidentale.