Progetto “Viaggio tra Storia, Arte e Pensiero”
Incontro di Geopolitica: Scenari geopolitici internazionali
Relatore:
Prof. Stefano Verzè,
Lunedì 29 ottobre 2018, ore 18.00
Incontro molto interessante e coinvolgente quello di stasera in Società Letteraria con il Prof. Verzè, alla presenza di una ventina di eroici e motivati partecipanti, che hanno sfidato le pesanti intemperie per essere presenti. Visto il forte interesse espresso per la tematica proposta, grazie alla disponibilità del Prof. Verzè, l’incontro sarà riproposto ed ampliato il prossimo dodici novembre alla stessa ora.
Si allega un breve sintesi del relatore.
Il crollo del comunismo sembrava dovesse segnare una svolta negli equilibri geopolitici internazionali.
L’occidente non avrebbe più avuto ostacoli nell’affermare i suoi valori di civiltà giuridica, politica ed economica su scala universale.
L’economia di mercato, la globalizzazione, la democrazia, il multilateralismo avrebbero dettato la linea nei rapporti tra gli stati, all’insegna di un nuovo ordine mondiale che avrebbe offerto maggiori garanzie di pace e sviluppo.
Ci fu chi si spinse fino all’estrema previsione della probabile fine della storia.
Oggi, trent’anni dopo, ci troviamo non solo a smentire la fine della storia, ma all’opposto a raccontare un’evoluzione dei fatti che ci riporta indietro nel tempo.
Dinamiche di epoche passate, fatte di contrapposizioni, rivendicazioni sovranistiche, minacce di innalzare muri e barriere protettive, si stanno diffondendo anche nelle stesse aree geografiche portatrici dei principi storici di libertà, apertura, integrazione.
I nazionalismi, fortemente radicati in Africa, Asia o ovunque le condizioni di vita siano minacciate da povertà, disuguaglianze sociali e conflitti, ora seducono anche le opinioni pubbliche occidentali.
La storia, dunque, non solo non è finita, ma si sta riprendendo prepotentemente i suoi vecchi spazi, ampliandoli e adattandoli alle tensioni odierne.
L’occidente, il presunto vincitore, si trova, invece, a ripiegare sotto la forza d’urto proprio di quei modelli politici ed economici che sembrava aver definitivamente sconfitto.
Nulla avviene per caso e gli eventi degli ultimi anni, immigrazioni incontrollate, crisi economiche e finanziarie, mancate risposte a reali inquietudini delle popolazioni e alle domande di maggiore giustizia sociale, possono fornire qualche spiegazione.
Quello che doveva essere il nuovo ordine mondiale si è trasformato in vortice caotico da cui è difficile trarre linee guida interpretative di possibili evoluzioni.
Vecchie dinamiche del passato che ritornano, appunto, ma in un contesto nuovo di oggettiva globalizzazione, intesa come intreccio di forti e irreversibili interconnessioni, che inevitabilmente complicano e rendono ancora più complesso il quadro generale dei rapporti e degli equilibri geopolitici internazionali.
Stefano Verzè
Indicazioni bibliografiche:
1) Le 10 mappe che spiegano il mondo, Tim Marshall, Garzanti
2) L’ingenuità della rete, Evgeny Morozov, codice edizioni
3) Bandiere nere La nascita dell’Isis, Joby Warrick, La nave di Teseo
4) Le altissime torri, Lawrence Wright, Adelphi
5) Connectography, Parag Khanna, Fazi editore
6) Rotta collisione: euro contro welfare?, Maurizio Ferrera, Laterza
7) Disintegrazione. Come salvare l’Europa dall’Unione Europea, Laterza